
Sostenibilità
Informativa in materia di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) 2019/2088
Sintesi
Opes Italia Sicaf EuVECA S.p.A. (“Opes”n o “Sicaf”) promuove caratteristiche ambientali e sociali, o una combinazione degli stessi, a condizione che le imprese in cui gli investimenti sono effettuati rispettino prassi di buona governance.
La Sicaf nasce con lo specifico scopo di investire capitali pazienti in imprese ad alto impatto che possano restituire non solo valore economico, ma anche impatto positivo alla società e all’ambiente nel pieno rispetto delle politiche più avanzate in fatto di trasparenza e inclusione dei processi aziendali.
Il nostro approccio agli investimenti è focalizzato al raggiungimento di obiettivi di impatto sociale che vengono definiti attraverso un processo che può essere schematizzato nel seguente modo:
- Valutazione della sostenibilità dell’investimento in un’attività economica che non arrechi danni significativi all’ambiente e alla comunità e che generi un impatto intenzionale e misurabile.
- Definizione di indicatori quali-quantitativi che rendono ragione delle performances sociali o ambientali dell’impresa e definizione di target specifici per ogni indicatore secondo il piano di crescita dell’impresa.
- Discussione, confronto, approvazione nell’Advisory Board degli indicatori e dei target.
- Rilevazione annuale del grado di raggiungimento degli obiettivi specifici delle imprese in portafoglio.
Raggiungere obiettivi di impatto sociale nelle imprese unitamente a quelli economici è l’obiettivo principale dell’attività di Opes.
La definizione e il monitoraggio delle performances sociali delle imprese sono gli strumenti per dare una misura semplice e verificabile dell’impatto degli investimenti effettuati.
Nessun danno significativo all’obiettivo di investimento sostenibile
L’approccio rigoroso ai temi della sostenibilità ambientale, sociale e della correttezza delle dinamiche interne delle imprese sono i valori fondanti di Opes. Al fine di verificare che non venga arrecato nessun danno significativo all’obiettivo d’investimento sostenibile, Opes, valuta già in fase di analisi preliminare, attraverso un apposito questionario, che la target non arrechi danni ai fattori di sostenibilità. La SICAF ha pertanto integrato nel proprio Processo di investimento l’obbligatorietà della compilazione del questionario le cui risposte sono oggetto di valutazione e analisi da parte della Funzione Unica di Controllo.
Caratteristiche ambientali o sociali del prodotto finanziario
Nelle attività istruttorie, in conformità ai propri regolamenti interni, Opes preseleziona gli investimenti, sulla base di criteri che prevedono l’esclusione di settori e pratiche di business che possano presentare criticità rilevanti in relazione ai fattori di sostenibilità ESG.In linea con la pratica dell’impact investing ,gli investimenti devono rientrare nell’impact framework di OPES e generare un impatto intenzionale e misurabile.
Opes, attraverso i processi interni di selezione, due diligence e gestione degli investimenti analizza e i rischi ESG al fine di garantire la coerenza degli investimenti alle politiche e alle caratteristiche di sostenibilità ed in particolare di impatto sociale e di presidiare, evitare, mitigare e gestire i rischi finanziari e reputazionali derivanti dall’esposizione verso aree e/o settori a rischio ESG.
A titolo non esaustivo qui di seguito diamo un quadro sintetico dei fattori di rischio ESG che Opes prende in considerazione:
E (Environment) – Sono quei fattori legati a tutte le problematiche di degrado e modifica dell’ambiente derivanti sia da fattori umani sia naturali che vengono perlopiù raggruppati nei rischi derivanti dal cambiamento climatico. Tali rischi per un’azienda oggetto di investimento possono essere rischi che derivano direttamente dagli effetti fisici del cambiamento climatico”; rischi che derivano dalle scelte politiche di transizione verso un modello a più basso impatto ambientale (transizione ecologica); rischi derivanti da azioni di risarcimento per danni.
S (Social) – Questo è l’ambito spesso meno definito dove però Opes è particolarmente attenta e riguarda i temi della salute, giustizia sociale, uguale accesso alle opportunità, fruizione accessibile dei servizi per tutti, inclusività, attenzione alla diversità, rapporti con il territorio e le comunità, etc…
I requisiti minimi riguardano i diritti umani e fondamentali per i lavoratori, le buone pratiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, diversità e inclusione, e tutto ciò che attiene al rapporto con i propri lavoratori e stakeholder.
Su questo il posizionamento di Opes si arricchisce anche con lo specifico focus del “gender lens” e del migrants lens, in generale di un approccio inclusivo ed estensivo sulla diversità, vista come elemento fondamentale per la conduzione di un impresa che si ritenga “compliant” agli ESG.
G (Governance) – Riguarda gli aspetti relativi all’organizzazione ed alla struttura della società come l’indipendenza, la diversità e la struttura dell’organo amministrativo, le politiche di retribuzione dei dirigenti, i diritti degli amministratori, le politiche di trasparenza e correttezza dei processi decisionali e finanziari della società, i presidi anticorruzione e tutti i presidi a tutela della legalità e della conformità alla regolamentazione prevista dall’ordinamento giuridico.
Opes, pertanto, effettua una valutazione di tutti i possibili impatti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità, come previsto dall’art. 4, comma 1, del regolamento SFDR.
Considerata la centralità per l’attività della Sicaf dei fattori di sostenibilità e data la continua evoluzione della materia, Opes è attivamente impegnata ad aggiornare la propria politica su questi temi sia alla luce dell’evoluzione del quadro normativo e di mercato, sia per intrinseca scelta di posizionamento (Impact Investing) al fine di essere sempre all’avanguardia nella prevenzione, gestione mitigazione degli impatti negativi sui fattori di sostenibilità. A questo riguardo provvederà a dare informazioni ulteriori e aggiornamenti attraverso il proprio sito web.
Strategia di investimento
L’obiettivo della Sicaf è individuare, creare, sostenere soluzioni a problemi e criticità di natura sociale e in questo modo contribuire al raggiungimento dei cd Sustainable Development Goals (SDGs)1 e promuovere pratiche di riferimento nell’ambito ESG in termini di impatto sociale, ambientale e di buona governance.
1 Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, OSS (in inglese: Sustainable Development Goals, SDG), sono una serie di 17 obiettivi interconnessi, definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”. Sono conosciuti anche come Agenda 2030, dal nome del documento che porta per titolo Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che riconosce lo stretto legame tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni per tutti i paesi.
Per questo motivo la Sicaf si è dotata di una propria “strategia d’impatto” andando a individuare delle aree di criticità prioritarie per le quali si intendono trovare e sostenere imprese che hanno già testato soluzioni e per le quali l’impatto sia inglobato nel modello di business; o in alternativa identificare le premesse di sostenibilità sociale economica e finanziaria di soluzioni che possono essere create dalla Sicaf stessa con il coinvolgimento e ingaggio di talenti adeguati e impiego di opportune risorse e partnership industriali.
Le aree prioritarie sono quelle relative a problemi strutturali per il paese, quali l’alta disoccupazione giovanile e perdita di talenti, la ancora forte disuguaglianza e ingiustizia di genere, l’estesa mancanza di inclusione e marginalizzazione delle fasce vulnerabili nella fruizione di servizi e prodotti o accesso al mercato, la strutturale polarizzazione delle opportunità (sud, nord, ma anche aree demograficamente isolate, periferie, aree interne), e infine l’esclusione dei migranti e dei talenti diversi.
L’obiettivo della Sicaf è Il sostegno a iniziative imprenditoriali che esplicitamente e dichiaratamente si propongono di contribuire a colmare gap e asimmetrie presenti nel paese, fra cui prioritariamente quelle menzionate, per le quali le soluzioni sono ancora frammentate, parcellizzate o inesistenti con l’obiettivo di scalare quelle esistenti più promettenti in termini di estensione attesa dell’impatto o di disegnarne e attivarne alcune; il focus della Sicaf è quindi sostenere iniziative che hanno la capacità di generare un ampio impatto per diversi problemi ( dalla formazione, ritenzione e occupazione dei talenti giovanili, alla giustizia di genere e inclusione delle diversità; dalla fruizione accessibile e adeguata di servizi essenziali o accesso al mercato per le fasce svantaggiate e le aree più periferiche, alla valorizzazione dei talenti meno riconosciuti). In generale le aree d’impatto ritenute prioritarie dalla Sicaf possono essere più ampie, in risposta alla fluidità di condizioni economiche e sociali in forte deterioramento a seguito della crisi Pandemica e la recente evoluzione del contesto geopolitico che vede le fasce della popolazione già vulnerabili ancora più esposte.
In termini di SDGs, la Sicaf è stata creata nelle sue priorità, aree di impatto e aspettative, in modo da poter dare un contributo concreto direttamente ai seguenti obiettivi di sviluppo sostenibile:

Per informazioni di dettaglio sui target dei singoli goals si veda https://sdgs.un.org/goals

SDG 4, con riferimento al target 4.2 sull’accesso a una scuola dell’infanzia di qualità; al target 4.3 con l’obiettivo di uguale accesso a una educazione professionale e di specializzazione (anche accademica) di qualità e accessibile per uomini e donne; il target 4.4 con l’obiettivo di aumentare il numero di giovani e adulti con le giuste competenze, anche vocazionali per il mercato del lavoro e per un’occupazione dignitosa; il target 4.5 con l’obiettivo di eliminare le discriminazioni di genere nell’educazione e assicurare un uguale accesso per tutti i livelli e i gradi di formazione a tutti, incluse le persone vulnerabili, con disabilità o con background difficile o di minoranze etniche; il target 4.6 che contrasta la povertà (e dispersione) educativa; il target 4.7 che richiama l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile, una cultura di pace, l’uguaglianza e la diversità, attraverso l’educazione; (il target 4.A di costruire e fare upgrading di strutture educative nel rispetto della diversità, inclusione e sicurezza).




Nel modello di impatto della sicaf vi è l’articolazione di ulteriori impatti da perseguire, articolati come impatti diretti o indiretti a seconda della dimensione degli stessi e questi fanno diretto riferimento ad altri SDGs.

SDG 11, con riferimento particolare al target 11.1 che richiama il necessario accesso a servizi abitativi accessibili e dignitosi per tutti, il target 11.2 con cui si persegue l’accesso a servizi di trasporto accessibili, sicuri con particolare attenzione alle persone vulnerabili o con disabilità e gli anziani (by expanding public transport).
SDG 12, con riferimento al target 12.2 che auspica la gestione sostenibile e l’uso efficiente delle risorse naturali; il target 12.3 relativo alla riduzione dei rifiuti alimentari lungo tutta la filiera e la riduzione delle perdite dei raccolti e della produzione; il target 12.5 che auspica la riduzione della generazione dei rifiuti attraverso la prevenzione, riduzione, riciclo e riutilizzo; il target 12.6 che incoraggia le imprese a adottare pratiche sostenibili e a integrare nella reportistica informazioni relative alla sostenibilità (ed la Sicaf articola questo impegno non solo nell’accompagnamento alle proprie partecipate sul fronte di una reportistica adeguata ma anche promuovendo patiche di servizio al mondo corporate sul fronte della sostenibilità.

Esplicitamente il modello di impatto della sicaf fa diretto riferimento a 11 dei 17 Obiettivi di Sostenibilità (SDGs) con richiamo a innumerevoli target che più di altri si declinano in interventi a sostegno delle fasce più vulnerabili; possono essere considerate imprese target con contributo diretto anche agli altri SDGs.
Le imprese target sono realtà nella loro fase giovane o più matura che vogliono posizionarsi e crescere amplificando il loro impatto in ampiezza e profondità e il cui l’impatto diretto sia misurabile.
Quota degli investimenti
Opes investe la totalità del suo patrimonio in investimenti sostenibili. Gli strumenti finanziari previsti sono:
- azioni, quote e, in generale titoli rappresentativi di capitale di rischio e
- strumenti finanziari rappresentativi di “quasi equity”
La SICAF non gestisce liquidità, essendo il patrimonio del fondo richiamato solo in caso di conclusione di accordi di investimento.
L’asset allocation degli attivi della SICAF è quindi pari al 100% in investimenti sostenibili e in termini di quote minime degli investimenti utili per raggiungere l’Obiettivo conformemente alla propria strategia di investimento, la ripartizione è la seguente:
il 100% deve rispondere ad Obiettivi sociali;
di questi almeno il 20% deve rispondere ad Obiettivi ambientali.
Metodologie
La fase di selezione
Nella fase di selezione la Sicaf esamina il livello di compliance rispetto agli ESG e il profilo d’impatto potenziale dell’impresa target rispetto alle proprie aree prioritarie (inclusione, diversità, giovani, polarizzazione opportunità) e altre aree che possono essere più specifiche; l’obiettivo è quello di valutare la soluzione rispetto a problemi di natura sociale con attenzione anche alla sostenibilità ambientale e quindi perimetrare la “magnitudine” della dimensione attesa dell’impatto durante la tenuta dell’investimento; il piano industriale della target presenta obiettivi di impatto attesi ed è corredato da analisi specifica sugli stessi.
Durante l’analisi preliminare e definitiva (processo decisionale deliberativo in 2 steps) della soluzione dell’impresa, viene validata la coerenza con il modello di business (impatto integrato), l’addizionalità rispetto a soluzioni simili in termini di impatto generato, considerando anche le “externalities” negative della soluzione proposta e si individua un percorso anche di rafforzamento dei “contorni e della natura” dell’impatto che si vuole generare definendo una “impact roadmap”.
L’analisi di impatto si articola in alcune fasi, nella prima si valuta la coerenza dell’investimento rispetto ad alcuni perimetri (natura e vocazione sociale dell’impresa, limite dell’investimento, rispetto dei criteri sociali e dei criteri di esclusione indicati nello Statuto della Sicaf con riferimento particolare ai settori nei quali non è possibile investire, quali ad esempio tabacco e alcolici, gioco d’azzardo, clonazione, OGM, oltre che una prima analisi di situazioni di rischio sul fronte del non rispetto dei diritti umani, o situazioni di crisi o contenziosi con i diversi stakeholders lungo tutta la filiera che possano indicare situazioni di rischio di sostenibilità (check list limiti validata dalla Funzione Unica di Controllo “FUC”).
Il secondo momento è relativo all’analisi di compliance rispetto agli ESG: si procede a verificare, con la somministrazione di un questionario, la presenza di presidi nella target rispetto a politiche, processi, pratiche e attività di monitoraggio interne degli ESG.
Presidi per la Gestione del rischio e performance ESG
Assessment degli strumenti di governo e di gestione per presidiare i rischi legati ai fattori di sostenibilità (politiche e strategie, processi e prassi operative, performance ESG e controversie/contenziosi) presenti a livello della potenziale società target. La performance ESG della potenziale società target viene calcolata/valutata dall’Ufficio Investimenti al tempo t0 mediante una serie di indicatori standard per ciascuna opportunità di investimento, selezionati in base ai criteri di materialità rispetto alle politiche di investimento della SICAF e di coerenza con i fattori ESG.
Per la fase diagnostica dell’impatto delle target e per il disegno della roadmap, la Sicaf si è dotata di strumenti specifici rispetto alla dimensione della diversity (gender lens framework & migrants lens framework). Le Diversity& Inclusivity sono perseguite non solo come obiettivi interni di impatto della Sicaf ma come leve strumentali per il buon governo dell’impresa anche nella logica di raggiungimento e allineamento degli ESG.
L’obiettivo è valutare il livello di maturità della cultura d’impatto dell’impresa e di allineamento e coerenza con policy e pratiche ESG.
L’analisi complessiva di compliance ESG viene articolata in una sezione speciale del memorandum/infomemo che viene predisposto dal Partner responsabile dello specifico investimento e dopo condivisione con l’Ufficio Investimenti, viene presentata al Consiglio di Amministrazione.
La valutazione dei probabili impatti dei rischi di sostenibilità sul rendimento della Sicaf è oggi considerata “Medio-Bassa” in quanto, trattandosi prevalentemente di investimenti seed early (ovvero di investimenti che intervengono nella primissima fase dell’idea d’impresa): tengono in attenta considerazione sia il rischio fisico che di transizione nelle due diligence.
La fase di investimento
Qualora la fase di analisi preliminare dell’impatto validi l’opportunità dell’investimento, il team d’investimento sotto la responsabilità di un partner predispone un infomemo provvisorio con una descrizione già dettagliata comprensiva della survey su ESG con illustrazione dei presidi, ove esistenti e analisi dell’impatto relativamente alle aree prioritarie della Sicaf e ulteriori aree specifiche.
L’infomemo provvisorio viene inviato alla FUC cui è affidata, in base alla Policy di Gestione del Rischio, la responsabilità di individuare, misurare monitorare e gestire su base continuativa tutti i rischi effettivi e potenziali inerenti alla strategia di investimento della Sicaf. Nella fase preliminare i rischi individuati sono quelli relativi a un set limitato (vincoli statutari, vincolo di concentrazione).
Il report prodotto dalla FUC è discusso in fase di confronto sull’opportunità a livello di CdA. Con la delibera positiva dell’organo di governo, segue una fase di analisi approfondita, anche affidata a consulenti esterni relativamente alle Due Diligence legali, amministrativa e fiscale.
La FUC, ottenuta la documentazione complessiva sulla struttura dell’investimento e la natura della target e della sua attività, finalizza il proprio documento di analisi in cui vengono illustrati anche i rischi individuati ai sensi della Policy di Gestione del Rischio, inclusa l’analisi sui rischi di sostenibilità.
Il CdA, quindi, esamina la documentazione e i pareri ricevuti al fine di deliberare sull’operazione di investimento. La decisione viene assunta prendendo in considerazione anche le informazioni disponibili relative ai fattori ESG e ai rischi di sostenibilità descritte e presentate nell’Investment Memorandum e nei documenti di due diligence. In particolare, viene verificata l’esistenza di adeguati presidi ESG e vengono analizzati con attenzione i fattori di rischio di sostenibilità che dovessero emergere dal Risk & Compliance report della FUC.
Inoltre, il CdA, nel dare mandato all’Amministratore Delegato (“AD”) o ad altro Consigliere di concludere l’Accordo di Investimento con la società target, può indicare condizioni sospensive o attività propedeutiche al perfezionamento dell’investimento, nel caso in cui ritenesse non adeguati i presidi di sostenibilità o volesse rafforzare gli impegni in termini di generazione di impatto sociale indicati nell’Investment Memorandum.
L’Accordo di Investimento può prevedere clausole contrattuali che impegnano la controparte ad una serie di attività propedeutiche al raggiungimento di alcuni obiettivi di impatto e al conseguimento di una certa performance ESG.
Nella fase di negoziazione dell’investimento, che contempla la definizione dell’accordo e dei termini dell’investimento, vengono individuati i parametri (KPIs) e i corrispondenti obiettivi d’impatto. Tali indicatori e target sono determinati tenendo presenti la missione dell’impresa, le aree d’impatto prioritarie per la Sicaf e le specificità della target; sono definiti considerando anche il contributo rispetto agli SDGs e graficamente illustrati, se possibile, con dei proxy rispetto alle metriche dell’IRIS catalogue[1] o altri standard internazionali. Le attività che presiedono l’impegno di definire metriche adeguate vanno dal confronto con il team della target, analisi di mercato, e infine confronto con l’Advisory Board della Sicaf. Le finalità di tale attività sono molteplici e prevedono la definizione di obiettivi sociali ambiziosi che devono essere misurati per tutta la durata di ciascun investimento e complessivamente della Sicaf, il dotarsi di una disciplina e rigore metodologico sull’impatto in coerenza alla natura della Sicaf e rispetto alle aspettative dell’impatto che si vuole generare nelle aree prioritarie; contestualmente si interviene sulla cultura d’impatto delle target contribuendo a strutturare un accountability estesa, monitorando e rendicontando l’avanzamento rispetto agli obiettivi sociali che per la Sicaf sono fondamentali e strumentali alla propria missione.
I parametri, ove possibile, come proxy di standard internazionali (IRIS e SDGs) e in linea agli ESG diventano così una “bussola” per il management nel perseguimento della missione sociale e ambientale dell’impresa e una “bussola” per la Sicaf nel perseguimento della propria missione sociale.
I parametri e i target annuali vengono validati dall’Advisory Board della Sicaf, organo di cui sono membri i principali investitori, che ha anche la responsabilità di monitorare l’avanzamento e il perseguimento degli obiettivi sociali per ciascuna partecipata e per la Sicaf complessivamente.
La Sicaf ha un obiettivo complessivo sociale target che è la sommatoria degli obiettivi sociali delle singole partecipate nel portafoglio; il conseguimento dell’obiettivo complessivo d’impatto costituisce uno degli elementi per il calcolo del “carried interest”(80/20) che viene riconosciuto al management solo nella misura in cui, oltre all’hurdle rate l’obiettivo sociale venga raggiunto per almeno il 60%. Qualora tale target non venga raggiunto, il “carried interest “per la quota di pertinenza verrà allocato a realtà del terzo settore (non profit). Questa condizione favorisce un ulteriore allineamento tra gli interessi del management e quelli della Sicaf e degli investitori.
A seconda della struttura dell’operazione di investimento, i parametri sociali e i corrispondenti target sono anche utilizzati come incentivi (es. nella strutturazione di eventuali SFP il tasso d’interesse è legato oltre che a obiettivi finanziari anche al raggiungimento di determinate milestones sociali, così come negli eventuali earn out riconosciuto ai fondatori/team della target all’exit, l’attribuzione può essere condizionata al raggiungimento di milestones sociali).
[1] IRIS Catalogue : Il catalogo è stato predisposto come iniziativa del GIIN (Global Impact Investing Network); le metriche IRIS sono progettate per misurare la performance sociale, ambientale e finanziaria di un investimento; IRIS+ è il sistema di contabilità dell’impatto generalmente accettato che i principali investitori utilizzano per misurare, gestire e ottimizzare il proprio impatto. L’uso corretto del sistema IRIS+ garantisce un livello minimo di coerenza nelle dichiarazioni di impatto, il che rende più facile per gli investitori analizzare ed estrarre informazioni utili per il processo decisionale. L’uso di IRIS+ facilita anche il confronto delle informazioni sull’impatto.Gli standard che stanno alla base del sistema IRIS+ sono costantemente aggiornati in base all’evoluzione del mercato.Le singole metriche IRIS sono misure numeriche utilizzate nei calcoli o valori qualitativi per tenere conto della performance sociale, ambientale e finanziaria di un investimentoLe metriche IRIS dovrebbero essere utilizzate e analizzate in combinazione in base alle cinque dimensioni dell’impatto e ad altri fattori di contestualizzazione per produrre informazioni pertinenti e comparabili sulle prestazioni di impatto.
3 IRIS Catalogue : Il catalogo è stato predisposto come iniziativa del GIIN (Global Impact Investing Network); le metriche IRIS sono progettate per misurare la performance sociale, ambientale e finanziaria di un investimento; IRIS+ è il sistema di contabilità dell’impatto generalmente accettato che i principali investitori utilizzano per misurare, gestire e ottimizzare il proprio impatto. L’uso corretto del sistema IRIS+ garantisce un livello minimo di coerenza nelle dichiarazioni di impatto, il che rende più facile per gli investitori analizzare ed estrarre informazioni utili per il processo decisionale. L’uso di IRIS+ facilita anche il confronto delle informazioni sull’impatto.Gli standard che stanno alla base del sistema IRIS+ sono costantemente aggiornati in base all’evoluzione del mercato.Le singole metriche IRIS sono misure numeriche utilizzate nei calcoli o valori qualitativi per tenere conto della performance sociale, ambientale e finanziaria di un investimentoLe metriche IRIS dovrebbero essere utilizzate e analizzate in combinazione in base alle cinque dimensioni dell’impatto e ad altri fattori di contestualizzazione per produrre informazioni pertinenti e comparabili sulle prestazioni di impatto.
La misurazione degli obiettivi sociali espressi dai target rispetto a tutti i parametri sociali, avviene su base annuale. La Sicaf stabilisce in media fino a 5 parametri (contemplando le varie fasi del piano industriale). I parametri sono quantificabili e misurabili e sono relativi alle aree d’impatto più significative per la Sicaf .
L’impegno rispetto agli obiettivi sociali si riflette anche nella formulazione del contratto d’investimento dove viene disciplinata la così detta “mission drift”, che presidia il rischio di scostamento dalla missione sociale dell’impresa e dagli obiettivi predisposti.
L’info-memo definitivo, comprensivo di quanto illustrato in termini di analisi ESG e impatto, corredato del report finale della FUC vengono presentati in CDA per delibera sull’operazione dell’investimento. La decisione viene presa anche tenendo presente le informazioni disponibili relative ai fattori ESG e ai rischi di sostenibilità descritte nell’Info-memo e nei documenti della Due Diligence.
Monitoraggio delle caratteristiche ambientali o sociali
La Sicaf monitora costantemente le proprie partecipate, tramite, la presenza di un consigliere delegato o un osservatore in Consiglio di Amministrazione o un membro del Collegio Sindacale, scelto di solito tra i partner della Sicaf. Il partner/i partner direttamente coinvolti sono i responsabili del monitoraggio e svolgono un’attività di controllo dell’andamento delle società in portafoglio al fine di promuovere l’adozione e supportare l’implementazione delle politiche e processi ESG, di monitorare la raccolta dei dati per la misurazione dei KPIs sociali e per individuare tempestivamente criticità da cui possa emergere una situazione di rischio di sostenibilità.
Nell’ambito dell’accompagnamento che viene fornito, espressione della partecipazione attiva della Sicaf, viene fornito l’adeguato supporto alle partecipate perché vengano perseguiti gli obiettivi sociali e si realizzi inoltre l’impact roadmap definita in fase di analisi e finalizzazione dell’investimento. L’impact roadmap può strutturarsi con milestones operative (cambiamenti della forma legale, ad esempio trasformazione in impresa benefit4, strutturazione e implementazione di policy interne, es policy antidiscriminazione, di gender pay gap, di salute e supporto ai dipendenti, di social procurement & social supply,). Le target forniscono alla Sicaf l’avanzamento puntuale dell’impatto generato rispetto agli obiettivi definiti attraverso relazioni e schede di monitoraggio e rapporti rielaborati dal team vengono discussi con l’Advisory Board della Sicaf.
4 Le Società Benefit sono aziende che, nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni e altri portatori di interesse.
Introdotto in Italia nel 2016, su ispirazione delle Benefit Corporation presenti negli USA, il modello Società Benefit è già stato adottato da oltre 1000 aziende italiane, che l’hanno riconosciuto come strumento ottimale per implementare la stakeholder governance e essere pronte per affrontare le sfide del nuovo millennio. Fonte: https://www.societabenefit.net/
Le fonti di dati principali per la misurazione e il raggiungimento degli obiettivi d’impatto sono le partecipate che, in base agli accordi di reportistica definiti in fase di negoziazione, trasmettono con periodicità alcune informazioni relative ai temi di sostenibilità.
Su base semestrale o in alcuni casi con maggior frequenza una relazione che illustri in modo qualitativo l’avanzamento rispetto alla missione sociale e qualsiasi notizia o informazione che possa avere delle ripercussioni in termini reputazionali per la Sicaf e la partecipata. Inoltre, viene richiesta la redazione di un bilancio sociale annuale in conformità alle linee guida del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali oltre che la misurazione annuale degli indicatori sociali rispetto ai Target definiti. La Sicaf verifica la correttezza e l’esaustività delle informazioni fornite da ciascuna partecipata e fornisce all’Advisory Board e al Consiglio di Amministrazione i vari rapporti e stati di avanzamento per confronto e validazione sia a livello di partecipata che di portafoglio complessivo.
Come sottolineato la Sicaf svolge un ruolo importante nell’assistenza alle imprese partecipate nella definizione delle metriche d’impatto e delle strategie di implementazione degli obiettivi sociali.
La fase di reporting e comunicazione
La Sicaf riporta al proprio CdA, all’Advisory Board l’avanzamento rispetto ai KPIs definiti per ciascuna partecipazione, e annualmente rispetto all’obiettivo di impatto del portafoglio complessivo.
La fase di exit
Nel contratto, se possibile, viene esplicitato l’impegno di “mission preservation post exit” : la Sicaf e le partecipate si impegnano al momento di disinvestimento di individuare degli acquirenti/delle opzioni di exit che siano compatibili con la mission dell’impresa e della Sicaf, tali che siano tutelanti e consentano il perseguimento della missione sociale nel tempo.
La Sicaf ritiene che la sostenibilità sociale e ambientale dell’impresa debbano essere contemplate nel modello di business delle proprie partecipate e che la performance economica dell’impresa benefici di tale posizionamento.
La sostenibilità e l’impatto sono il cuore della strategia d’investimento della Sicaf e vengono integrati lungo l’intero processo d’investimento. La valutazione interna della sostenibilità e dell’impatto delle opportunità d’investimento nel loro ciclo di vita è in capo al team, ed è uno dei processi chiavi nella valutazione di ogni impresa target. In questo modo la valutazione ESG è completamente integrata lungo tutto il processo d’investimento dall’attività di screening all’attività di monitoraggio.
Fonti e trattamento dei dati
I dati utilizzati per la valutazione delle caratteristiche sociali e ambientali provengono principalmente dalle società in portafoglio attraverso questionari su base annuale. Ove disponibili, Opes richiede anche bilanci sociali o report ulteriori predisposti dalla società in portafoglio e/o da terze parti, che possano rafforzare ulteriormente la verifica delle caratteristiche sociali e ambientali promosse.
Limitazioni delle metodologie e dei dati
Il processo di gestione e misurazione degli impatti adottato da Opes si adatta ai processi di business delle Imprese target, con un processo flessibile che permette alla Sicaf di essere sempre in grado di rilevare il rispetto delle caratteristiche sociali e ambientali promosse.
Uno dei limiti è riscontrabile nel processo specifico di rilevazione del dato in quanto la Sicaf analizza dati rilevati direttamente dalla società in portafoglio. Tale limitazione è comunque mitigata dall’attività di riscontro che la Sicaf pone su ulteriore documentazione presente in società quali ad esempio bilancio sociale, report d’impatto, e/o report di terze parti.
Dovuta diligenza
Opes Sicaf applica un elevato grado di diligenza in tutte le fasi di investimento, con particolare riferimento ai profili di impatto.
Inoltre, la Sicaf conduce specifiche attività di due diligence su tutte le Imprese Target avvalendosi – ove opportuno – anche del supporto di consulenti esterni. Le attività di due diligence obbligatorie riguardano aspetti (i) legali, (ii) contabili e fiscali, (iii) ESG e di impatto.
Politiche di impegno
Opes si impegna a promuovere il miglioramento delle performance ESG e di impatto delle società partecipate attraverso:
- l’accompagnamento diretto di ogni singola società partecipate nella definizione dei propri processi di misurazione e gestione delle performance ESG e d’impatto;
- l’identificazione di specifici ambiti di miglioramento delle performance ESG e d’impatto;
- attività di monitoraggio periodico delle performance ESG e d’impatto;
- la partecipazione,nel consiglio di amministrazione delle società partecipate al fine di rafforzare il controllo sull’andamento della società anche rispetto alle performance ESG e d’impatto.
L’integrazione garantisce rispetto al principio del “no trade-off” fra performance finanziaria e obiettivi di sostenibilità in una logica di rafforzamento reciproco e strumentalità positiva. L’investimento nelle imprese target deve contribuire al raggiungimento degli obiettivi di impatto e favorire l’adozione di pratiche ESG, che limitino il rischio di potenziali effetti negativi degli investimenti sui fattori di sostenibilità.
La Sicaf ritiene che il rischio di sostenibilità possa creare un impatto negativo sul valore delle partecipate e della Sicaf. In generale, considerata la fase di sviluppo, le imprese target non sono dotate di policy e processi strutturati ed è per questo che nella sua attività di accompagnamento, la Sicaf supporta le proprie partecipate a dotarsi di presidi ESG adeguati per gestire il processo di posizionamento e crescita in modo sostenibile, monitorando i rischi di sostenibilità e creando dei benchmark positivi nell’arco della tenuta dell’investimento.
L’integrazione della sostenibilità e della cultura dell’impatto nel processo d’investimento è facilitata dal fatto che tutti i membri del team hanno avuto esposizione all’impact investing e buona parte del team ha realizzatomolti investimenti in questa asset class coprendo tutte le fasi del processo di investimento, dalla selezione delle target, al monitoraggio alla exit Alle esperienze specifiche nell’impact investing si aggiunge una lunga esperienza nel mondo della cooperazione sociale e del sistema finanziario a servizio del sistema cooperativo del paese, a garanzia della conoscenza delle prassi di impatto più consolidate in termini di metodologia e “best practice”.