Sostenibilità
Informativa in materia di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) 2019/2088
Sintesi
Opes Italia Sicaf EuVECA S.p.A. (“Opes” o “Sicaf”) realizza investimenti in imprese che promuovono caratteristiche sociali e prassi di buona governance.
La Sicaf nasce con lo specifico scopo di investire capitali pazienti in imprese ad alto impatto che possano restituire non solo valore economico, ma anche impatto positivo alla società e all’ambiente nel pieno rispetto delle politiche più avanzate in fatto di trasparenza e inclusione dei processi aziendali.
La strategia è focalizzata al raggiungimento di obiettivi di impatto sociale che vengono definiti attraverso un processo che può essere schematizzato nel seguente modo:
- Valutazione dell’investimento in un’attività economica che generi un impatto intenzionale e misurabile e non arrechi danni all’ambiente e alla comunità.
- Definizione di indicatori quali-quantitativi che rendono ragione delle performances sociali dell’impresa e definizione di target specifici per ogni indicatore secondo il piano di crescita dell’impresa; qualora l’impresa generi anche un intenzionale impatto ambientale, si identificano KPI e target di natura ambientale.
- Discussione, confronto, approvazione nell’Advisory Board degli indicatori e dei target.
- Rilevazione annuale del grado di raggiungimento degli obiettivi specifici delle imprese in portafoglio.
Generare impatto sociale nelle imprese unitamente a sostenibilità economica è l’obiettivo principale dell’attività di Opes.
La definizione e il monitoraggio delle performances sociali delle imprese sono gli strumenti per dare una misura semplice e verificabile dell’impatto degli investimenti effettuati.
Nessun danno significativo all’obiettivo di investimento sostenibile
L’approccio rigoroso ai temi della sostenibilità sociale e della correttezza delle dinamiche interne delle imprese sono i valori fondanti di Opes. La Sicaf, per quanto non effettui investimenti sostenibili come espressi dalla normativa e tassonomia ambientale, valuta, già in fase di analisi preliminare, attraverso un apposito questionario, che la target non arrechi danni all’ambiente e alle comunità. La SICAF ha pertanto integrato nel proprio Processo di investimento l’obbligatorietà della compilazione del questionario le cui risposte sono oggetto di valutazione e analisi da parte della Funzione Unica di Controllo.
Caratteristiche ambientali o sociali del prodotto finanziario
Nelle attività istruttorie, in conformità ai propri regolamenti interni, Opes preseleziona gli investimenti, sulla base di criteri che prevedono l’esclusione di settori e pratiche di business che possano presentare criticità rilevanti in relazione anche ai fattori di sostenibilità ESG. In linea con la pratica dell’impact investing ,gli investimenti devono rientrare nell’impact framework di OPES e generare un impatto intenzionale e misurabile, che nello specifico, si configura come impatto sociale.
Opes, attraverso i processi interni di selezione, due diligence e gestione degli investimenti analizza il profilo di rischio al fine di garantire la coerenza degli investimenti alle politiche e alle caratteristiche di sostenibilità ed in particolare di impatto sociale e di presidiare, evitare, mitigare e gestire i rischi finanziari e reputazionali derivanti dall’esposizione verso aree e/o settori a rischio ESG.
A titolo non esaustivo qui di seguito diamo un quadro sintetico dei fattori di rischio ESG che Opes prende in considerazione:
E (Environment) – Sono quei fattori legati a tutte le problematiche di degrado e modifica dell’ambiente derivanti sia da fattori umani sia naturali che vengono perlopiù raggruppati nei rischi derivanti dal cambiamento climatico. Tali rischi per un’azienda oggetto di investimento possono essere rischi che derivano direttamente dagli effetti fisici del cambiamento climatico”; rischi che derivano dalle scelte politiche di transizione verso un modello a più basso impatto ambientale (transizione ecologica); rischi derivanti da azioni di risarcimento per danni. Per quanto questo non rientri specificatamente nell’impact framework della Sicaf, sono raccolti dati e dichiarazioni dalle target per perimetrare i rischi ed escludere esposizioni non compliant.
S (Social) – Questo è l’ambito spesso meno definito dove però Opes è particolarmente attenta e riguarda i temi della salute, giustizia sociale, uguale accesso alle opportunità, fruizione accessibile dei servizi per tutti, inclusività, attenzione alla diversità, rapporti con il territorio e le comunità, etc.
I requisiti minimi riguardano i diritti umani e fondamentali per i lavoratori, le buone pratiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, diversità e inclusione, e tutto ciò che attiene al rapporto con i propri lavoratori e stakeholder. In coerenza al proprio impact framework la Sicaf persegue specifici obiettivi di impatto sociale investendo in imprese il cui modello di impatto è incorporato nel modello di business.
G (Governance) – Riguarda gli aspetti relativi all’organizzazione ed alla struttura della società come l’indipendenza, la diversità e la struttura dell’organo amministrativo, le politiche di retribuzione dei dirigenti, i diritti degli amministratori, le politiche di trasparenza e correttezza dei processi decisionali e finanziari della società, i presidi anticorruzione e tutti i presidi a tutela della legalità e della conformità alla regolamentazione prevista dall’ordinamento giuridico.
Su questo il posizionamento di Opes si arricchisce anche con lo specifico focus del “gender lens e del migrants lens, in generale di un approccio inclusivo ed estensivo sulla diversità, vista come elemento fondamentale per la conduzione di un’ impresa che si ritenga “compliant” agli ESG.
Considerata la centralità per l’attività della Sicaf dei fattori di sostenibilità e data la continua evoluzione della materia, Opes è attivamente impegnata ad aggiornare la propria politica su questi temi sia alla luce dell’evoluzione del quadro normativo e di mercato, sia per intrinseca scelta di posizionamento (Impact Investing) al fine di essere sempre all’avanguardia nella prevenzione, gestione mitigazione degli impatti negativi sui fattori di sostenibilità. A questo riguardo provvederà a dare informazioni ulteriori e aggiornamenti attraverso il proprio sito web. Due membri del team hanno assunto responsabilità specifica relativamente alla strategia ESG.
Strategia di investimento
L’obiettivo della Sicaf è individuare, creare, sostenere soluzioni a problemi e criticità di natura sociale e in questo modo contribuire al raggiungimento dei cd Sustainable Development Goals (SDGs)1 e promuovere pratiche di riferimento nell’ambito ESG in modo particolare in termini di impatto e di buona governance.
1 Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, OSS (in inglese: Sustainable Development Goals, SDG), sono una serie di 17 obiettivi interconnessi, definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”. Sono conosciuti anche come Agenda 2030, dal nome del documento che porta per titolo Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che riconosce lo stretto legame tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni per tutti i paesi.
Per questo motivo la Sicaf si è dotata di una propria “strategia d’impatto” andando a individuare delle aree di criticità prioritarie per il paese per le quali si intendono trovare e sostenere imprese che hanno già testato soluzioni e per le quali l’impatto sia inglobato nel modello di business; o in alternativa identificare le premesse di sostenibilità sociale economica e finanziaria di soluzioni che possono essere create dalla Sicaf stessa con il coinvolgimento e ingaggio di talenti adeguati e impiego di opportune risorse e partnership industriali.
Le aree prioritarie sono quelle relative a problemi strutturali per il paese, quali l’alta disoccupazione giovanile e perdita di talenti, la ancora forte disuguaglianza e ingiustizia di genere, l’estesa mancanza di inclusione e marginalizzazione delle fasce vulnerabili nella fruizione di servizi e prodotti o accesso al mercato, la strutturale polarizzazione delle opportunità (sud, nord, ma anche aree demograficamente isolate, periferie, aree interne), e infine l’esclusione dei migranti e dei talenti diversi.
L’obiettivo della Sicaf è Il sostegno a iniziative imprenditoriali che esplicitamente e dichiaratamente si propongono di contribuire a colmare gap e asimmetrie presenti nel paese, fra cui prioritariamente quelle menzionate, per le quali le soluzioni sono ancora frammentate, parcellizzate o inesistenti con l’obiettivo di scalare quelle esistenti più promettenti in termini di estensione attesa dell’impatto o di disegnarne e attivarne alcune; in generale le aree d’impatto ritenute prioritarie dalla Sicaf possono essere più ampie, in risposta alla fluidità di condizioni economiche e sociali in forte deterioramento a seguito della crisi Pandemica e la recente evoluzione del contesto geopolitico che vede le fasce della popolazione già vulnerabili ancora più esposte.
In termini di SDGs, la Sicaf è stata creata nelle sue priorità, aree di impatto e aspettative, in modo da poter dare un contributo concreto direttamente ai seguenti obiettivi di sviluppo sostenibile:
SDG1 in modo particolare in relazione al target 1.5.2 2 che fa riferimento alla perdita economica diretta attribuibile ai disastri climatici. Intervenire sulle filiere agroalimentari, area di particolare interesse per la Sicaf, dove sono radicate e concentrate sacche di povertà, estesi fenomeni di alienazione e esclusione, oltre che di sfruttamento di soggetti deboli, significa rafforzare la resilienza di categorie particolarmente vulnerabili ai disastri ambientali riducendone la loro esposizione e implicitamente promuovere percorsi virtuosi a livello di integrazione e giustizia sociale.
2 Per informazioni di dettaglio sui target dei singoli goals si veda https://sdgs.un.org/goals
2 Per informazioni di dettaglio sui target dei singoli goals si veda https://sdgs.un.org/goals
SDG2 in modo particolare il target 2.4 che persegue l’obiettivo di assicurare sistemi di produzione del cibo sostenibili e implementare delle pratiche di agricoltura resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che sostengano gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento al cambiamento climatico e che migliorino la qualità dei terreni e del suolo.
SDG 4, con riferimento al target 4.2 sull’accesso a una scuola dell’infanzia di qualità; al target 4.3 con l’obiettivo di uguale accesso a una educazione professionale e di specializzazione (anche accademica) di qualità e accessibile per uomini e donne; il target 4.4 con l’obiettivo di aumentare il numero di giovani e adulti con le giuste competenze, anche vocazionali per il mercato del lavoro e per un’occupazione dignitosa; il target 4.5 con l’obiettivo di eliminare le discriminazioni di genere nell’educazione e assicurare un uguale accesso per tutti i livelli e i gradi di formazione a tutti, incluse le persone vulnerabili, con disabilità o con background difficile o di minoranze etniche; il target 4.6 che contrasta la povertà (e dispersione) educativa; il target 4.7 che richiama l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile, una cultura di pace, l’uguaglianza e la diversità, attraverso l’educazione; (il target 4.A di costruire e fare upgrading di strutture educative nel rispetto della diversità, inclusione e sicurezza).
SDG 5, in particolare col riferimento al target 5.1 con il suo manifesto di porre fine a tutte le forme di discriminazione contro le donne e le ragazze ovunque; il target 5.4 che riconosce il valore del lavoro domestico e quello non ufficialmente riconosciuto (ed la Sicaf ha una particolare attenzione a tutte le soluzioni che valorizzano e promuovono le soluzioni di care giving in cui principalmente le donne formalmente e informalmente sono impegnate); il target 5.5 con l’obiettivo di perseguire e assicurare la piena partecipazione e eque opportunità per le donne (attenzione che la Sicaf declina con l’accompagnamento a tutte le partecipate nel dotarsi di policy appropriate per garantire la piena e equa partecipazione e rappresentatività femminile); il target 5.B per la promozione di tecnologie abilitanti strumentali al rafforzamento del ruolo delle donne.
SDG8, in modo particolare il target 8.2, con riferimento al perseguimento di maggiori livelli di produttività economica attraverso la diversificazione, upgrading tecnologico e innovazione nei settori ad alta intensità di lavoro; il target 8.5 con l’obiettivo di raggiungere la piena occupazione e opportunità di lavoro dignitoso per tutti gli uomini e le donne , inclusi i giovani e le persone disabili con la prospettiva di equità di trattamento salariale; il target 8.6 con l’obiettivo di ridurre sostanzialmente la percentuale dei NEET che in Italia ha raggiunto il livello più alto in Europa; il target 8.7 con l’obiettivo di contrastare ogni forma di schiavitù moderna o lavoro forzato; il target 8.8 con l’obiettivo di proteggere i diritti dei lavoratori, la sicurezza sul luogo del lavoro per tutti, compresi i migranti e tutti i lavoratori con contratti precari.
SDG10, con particolare riferimento al target 10.2 con l’obiettivo di rafforzare e promuovere l’inclusione di tutti, indipendentemente dall’età, genere, disabilità, provenienza etnica, fede, e stato economico; il target 10.3 che persegue l’obiettivo di assicurare uguali opportunità e ridurre le disuguaglianze di reddito.
SDG 3, con particolare riferimento al target 3.8 relativo al raggiungimento di copertura di salute universale, l’accesso a servizi essenziali di cura e salute di qualità così come all’accesso delle cure e dei farmaci per tutti.
Nel modello di impatto della sicaf vi è l’articolazione di ulteriori impatti da perseguire, articolati come impatti diretti o indiretti a seconda della dimensione degli stessi e questi fanno diretto riferimento ad altri SDGs.
Nel modello di impatto della sicaf vi è l’articolazione di ulteriori impatti da perseguire, articolati come impatti diretti o indiretti a seconda della dimensione degli stessi e questi fanno diretto riferimento ad altri SDGs.
SDG 9, con particolare riferimento al target 9.3 con l’obiettivo di aumentare l’accesso al mercato per le piccole medie imprese, altra priorità rilevante per la Sicaf che si propone di fornire accesso al mercato a filiere marginalizzate e a imprese ai margini dei grandi canali distributivi.
SDG 11, con riferimento particolare al target 11.1 che richiama il necessario accesso a servizi abitativi accessibili e dignitosi per tutti, il target 11.2 con cui si persegue l’accesso a servizi di trasporto accessibili, sicuri con particolare attenzione alle persone vulnerabili o con disabilità e gli anziani (by expanding public transport).
SDG 12, con riferimento al target 12.2 che auspica la gestione sostenibile e l’uso efficiente delle risorse naturali; il target 12.3 relativo alla riduzione dei rifiuti alimentari lungo tutta la filiera e la riduzione delle perdite dei raccolti e della produzione; il target 12.5 che auspica la riduzione della generazione dei rifiuti attraverso la prevenzione, riduzione, riciclo e riutilizzo; il target 12.6 che incoraggia le imprese a adottare pratiche sostenibili e a integrare nella reportistica informazioni relative alla sostenibilità (ed la Sicaf articola questo impegno non solo nell’accompagnamento alle proprie partecipate sul fronte di una reportistica adeguata ma anche promuovendo patiche di servizio al mondo corporate sul fronte della sostenibilità.
SDG 15, con particolare riferimento al target 15.2 che promuove l’implementazione di pratiche manageriali sostenibili per la riforestazione o che contrastano la deforestazione; il target 15.3 che persegue l’obiettivo di ristorare i terreni e il suolo; il target 15.5 che invita a prendere azioni urgenti per ridurre il degrado degli ecosistemi naturali , la riduzione della perdita della biodiversità e prevenire l’estinzione di specie a rischio di estinzione.
Esplicitamente il modello di impatto della sicaf fa diretto riferimento a 11 dei 17 Obiettivi di Sostenibilità (SDGs) con richiamo a innumerevoli target che più di altri si declinano in interventi a sostegno delle fasce più vulnerabili; possono essere considerate imprese target con contributo diretto anche agli altri SDGs.
Le imprese target sono realtà nella loro fase giovane o più matura che vogliono posizionarsi e crescere amplificando il loro impatto in ampiezza e profondità e il cui l’impatto diretto sia misurabile.
Quota degli investimenti
Opes investe la totalità del suo patrimonio in investimenti ad impatto sociale. Gli strumenti finanziari previsti sono:
- azioni, quote e, in generale titoli rappresentativi di capitale di rischio e
- strumenti finanziari rappresentativi di “quasi equity”
La SICAF non gestisce liquidità, essendo il patrimonio del fondo richiamato solo in caso di conclusione di accordi di investimento.
L’asset allocation degli attivi della SICAF è quindi pari al 100% in investimenti ad impatto sociale e in termini di quote minime degli investimenti utili per raggiungere l’obiettivo conformemente alla propria strategia di investimento, la ripartizione è la seguente:
il 100% degli investimenti deve promuovere caratteristiche sociali
Metodologie
La fase di selezione
Nella fase di selezione la Sicaf esamina il livello di compliance rispetto agli ESG e il profilo d’impatto potenziale dell’impresa target rispetto alle proprie aree prioritarie (inclusione, diversità, giovani, polarizzazione opportunità) e altre aree che possono essere più specifiche; l’obiettivo è quello di valutare la soluzione rispetto a problemi di natura sociale con attenzione anche alla cura e salvaguardia dell’ambiente e quindi perimetrare la “magnitudine” della dimensione attesa dell’impatto durante la tenuta dell’investimento; il piano industriale della target presenta obiettivi di impatto attesi ed è corredato da analisi specifica sugli stessi.
Durante l’analisi preliminare e definitiva (processo decisionale deliberativo in 2 steps) della soluzione dell’impresa, viene validata la coerenza con il modello di business (impatto integrato), l’addizionalità rispetto a soluzioni simili in termini di impatto generato, considerando anche le “externalities” negative della soluzione proposta si individua un percorso anche di rafforzamento dei “contorni e della natura” dell’impatto che si vuole generare definendo una “impact roadmap”.
L’analisi di impatto si articola in alcune fasi, nella prima si valuta la coerenza dell’investimento rispetto ad alcuni perimetri (natura e vocazione sociale dell’impresa, limite dell’investimento, rispetto dei criteri sociali e dei criteri di esclusione indicati nello Statuto della Sicaf con riferimento particolare ai settori nei quali non è possibile investire, quali ad esempio tabacco e alcolici, gioco d’azzardo, clonazione, OGM, oltre che una prima analisi di situazioni di rischio sul fronte del non rispetto dei diritti umani, o situazioni di crisi o contenziosi con i diversi stakeholders lungo tutta la filiera che possano indicare situazioni di rischio di sostenibilità (check list limiti validata dalla Funzione Unica di Controllo “FUC”).
Il secondo momento è relativo all’analisi di compliance rispetto agli ESG: si procede a verificare, con la somministrazione di un questionario, la presenza di presidi nella target rispetto a politiche, processi, pratiche e attività di monitoraggio interne degli ESG.
Presidi per la Gestione del rischio e performance ESG
Assessment degli strumenti di governo e di gestione per presidiare i rischi legati ai fattori di sostenibilità (politiche e strategie, processi e prassi operative, performance ESG e controversie/contenziosi) presenti a livello della potenziale società target. La performance ESG della potenziale società target viene calcolata/valutata dall’Ufficio Investimenti al tempo t0 mediante una serie di indicatori (metodologia proprietaria) per ciascuna opportunità di investimento, arrivando a definire un ESG score che verrà monitorato per tutta la durata dell’investimento così come i KPIs di natura sociale approvati dall’Advisory Board nei loro target.
Per la fase diagnostica dell’impatto delle target e per il disegno della roadmap, la Sicaf si è dotata di strumenti specifici rispetto alla dimensione della diversity (gender lens framework & migrants lens framework). Le Diversity& Inclusivity sono perseguite non solo come obiettivi interni di impatto della Sicaf ma come leve strumentali per il buon governo dell’impresa anche nella logica di raggiungimento e allineamento degli ESG.
L’obiettivo è valutare il livello di maturità della cultura d’impatto dell’impresa e di allineamento e coerenza con policy e pratiche ESG.
L’analisi complessiva di compliance ESG viene articolata in una sezione speciale del memorandum/infomemo che viene predisposto dal Partner responsabile dello specifico investimento e dopo condivisione con l’Ufficio Investimenti, viene presentata al Consiglio di Amministrazione.
La fase di investimento
Qualora la fase di analisi preliminare dell’impatto validi l’opportunità dell’investimento, il team d’investimento sotto la responsabilità di un partner predispone un infomemo provvisorio con una descrizione già dettagliata comprensiva della survey su ESG con illustrazione dei presidi, ove esistenti e analisi dell’impatto relativamente alle aree prioritarie della Sicaf e ulteriori aree specifiche.
L’infomemo provvisorio viene inviato alla FUC cui è affidata, in base alla Policy di Gestione del Rischio, la responsabilità di individuare, misurare monitorare e gestire su base continuativa tutti i rischi effettivi e potenziali inerenti alla strategia di investimento della Sicaf. Nella fase preliminare i rischi individuati sono quelli relativi a un set limitato (vincoli statutari, vincolo di concentrazione).
Il report prodotto dalla FUC è discusso in fase di confronto sull’opportunità a livello di CdA. Con la delibera positiva dell’organo di governo, segue una fase di analisi approfondita, anche affidata a consulenti esterni relativamente alle Due Diligence legali, amministrativa e fiscale.
La FUC, ottenuta la documentazione complessiva sulla struttura dell’investimento e la natura della target e della sua attività, finalizza il proprio documento di analisi in cui vengono illustrati anche i rischi individuati ai sensi della Policy di Gestione del Rischio, inclusa l’analisi sui rischi di sostenibilità.
Il CdA, quindi, esamina la documentazione e i pareri ricevuti al fine di deliberare sull’operazione di investimento. La decisione viene assunta prendendo in considerazione anche le informazioni disponibili relative ai fattori ESG, viene verificata l’esistenza di adeguati presidi ESG e vengono analizzati con attenzione i fattori di rischio che dovessero emergere dal Risk & Compliance report della FUC.
Inoltre, il CdA, nel dare mandato all’Amministratore Delegato (“AD”) o ad altro Consigliere di concludere l’Accordo di Investimento con la società target, può indicare condizioni sospensive o attività propedeutiche al perfezionamento dell’investimento, nel caso in cui ritenesse non adeguati i presidi di sostenibilità o volesse rafforzare gli impegni in termini di generazione di impatto sociale indicati nell’Investment Memorandum.
L’Accordo di Investimento può prevedere clausole contrattuali che impegnano la controparte ad una serie di attività propedeutiche al raggiungimento di alcuni obiettivi di impatto e al conseguimento di una certa performance ESG.
Nella fase di negoziazione dell’investimento, che contempla la definizione dell’accordo e dei termini dell’investimento, vengono individuati i parametri (KPIs) e i corrispondenti obiettivi d’impatto sociale con l’impact roadmap. Tali indicatori e target sono determinati tenendo presenti la missione dell’impresa, le aree d’impatto prioritarie per la Sicaf e le specificità della target; sono definiti considerando anche il contributo rispetto agli SDGs e graficamente illustrati, se possibile, con dei proxy rispetto alle metriche dell’IRIS catalogue3 o altri standard internazionali. Le attività che presiedono l’impegno di definire metriche adeguate vanno dal confronto con il team della target, analisi di mercato, e infine confronto con l’Advisory Board della Sicaf. Le finalità di tale attività sono molteplici e prevedono la definizione di target d’impatto sociale ambiziosi che devono essere misurati per tutta la durata di ciascun investimento e complessivamente della Sicaf, il dotarsi di una disciplina e rigore metodologico sull’impatto in coerenza alla natura della Sicaf e rispetto alle aspettative dell’impatto che si vuole generare nelle aree prioritarie; contestualmente si interviene sulla cultura d’impatto delle target contribuendo a strutturare un accountability estesa, monitorando e rendicontando l’avanzamento rispetto ai target sociali che per la Sicaf sono fondamentali e strumentali alla propria missione.
3 IRIS Catalogue : Il catalogo è stato predisposto come iniziativa del GIIN (Global Impact Investing Network); le metriche IRIS sono progettate per misurare la performance sociale, ambientale e finanziaria di un investimento; IRIS+ è il sistema di contabilità dell’impatto generalmente accettato che i principali investitori utilizzano per misurare, gestire e ottimizzare il proprio impatto. L’uso corretto del sistema IRIS+ garantisce un livello minimo di coerenza nelle dichiarazioni di impatto, il che rende più facile per gli investitori analizzare ed estrarre informazioni utili per il processo decisionale. L’uso di IRIS+ facilita anche il confronto delle informazioni sull’impatto.Gli standard che stanno alla base del sistema IRIS+ sono costantemente aggiornati in base all’evoluzione del mercato.Le singole metriche IRIS sono misure numeriche utilizzate nei calcoli o valori qualitativi per tenere conto della performance sociale, ambientale e finanziaria di un investimentoLe metriche IRIS dovrebbero essere utilizzate e analizzate in combinazione in base alle cinque dimensioni dell’impatto e ad altri fattori di contestualizzazione per produrre informazioni pertinenti e comparabili sulle prestazioni di impatto.
I parametri, ove possibile, come proxy di standard internazionali (IRIS e SDGs) e in linea agli ESG diventano così una “bussola” per il management nel perseguimento della missione sociale dell’impresa e una “bussola” per la Sicaf nel perseguimento della propria missione.
I parametri e i target annuali vengono validati dall’Advisory Board della Sicaf, organo di cui sono membri i principali investitori, che ha anche la responsabilità di monitorare l’avanzamento e il perseguimento degli obiettivi sociali per ciascuna partecipata e per la Sicaf complessivamente.
La Sicaf ha un obiettivo complessivo sociale target che è la sommatoria degli obiettivi sociali delle singole partecipate nel portafoglio; il conseguimento dell’obiettivo complessivo d’impatto sociale costituisce uno degli elementi per il calcolo del “carried interest” che viene riconosciuto al management solo nella misura in cui, oltre all’hurdle rate l’obiettivo sociale venga raggiunto per almeno il 60%. Qualora tale target non venga raggiunto, il “carried interest “per la quota di pertinenza verrà allocato a realtà del terzo settore (non profit). Questa condizione favorisce un ulteriore allineamento tra gli interessi del management e quelli della Sicaf e degli investitori.
A seconda della struttura dell’operazione di investimento, i parametri sociali e i corrispondenti target sono anche utilizzati come incentivi (es. nella strutturazione di eventuali SFP il tasso d’interesse è legato oltre che a obiettivi finanziari anche al raggiungimento di determinate milestones sociali, così come negli eventuali earn out riconosciuto ai fondatori/team della target all’exit, l’attribuzione può essere condizionata al raggiungimento di milestones sociali).
La Sicaf stabilisce in media fino a 5 parametri (contemplando le varie fasi del piano industriale). I parametri sono quantificabili e misurabili e sono relativi alle aree d’impatto più significative per la Sicaf.
L’impegno rispetto all’impatto sociale si riflette anche nella formulazione del contratto d’investimento dove viene disciplinata la così detta “mission drift”, che presidia il rischio di scostamento dalla missione sociale dell’impresa e dai target predisposti.
L’info-memo definitivo, comprensivo di quanto illustrato in termini di analisi ESG e impatto, corredato del report finale della FUC vengono presentati in CDA per delibera sull’operazione dell’investimento. La decisione viene presa anche tenendo presente le informazioni disponibili relative ai fattori ESG e ai rischi corrispondenti descritte nell’Info-memo e nei documenti della Due Diligence.
Monitoraggio delle caratteristiche sociali
La Sicaf monitora costantemente le proprie partecipate, tramite, la presenza di un consigliere delegato o un osservatore in Consiglio di Amministrazione o un membro del Collegio Sindacale, scelto di solito tra i partner della Sicaf. Il partner/i partner direttamente coinvolti sono i responsabili del monitoraggio e svolgono un’attività di controllo dell’andamento delle società in portafoglio al fine di promuovere l’adozione e supportare l’implementazione delle politiche e processi ESG, di monitorare la raccolta dei dati per la misurazione dei KPIs sociali e per individuare tempestivamente criticità.
Nell’ambito dell’accompagnamento che viene fornito, espressione della partecipazione attiva della Sicaf, viene fornito l’adeguato supporto alle partecipate perché vengano perseguiti le caratteristiche sociali e si realizzi inoltre l’impact roadmap definita in fase di analisi e finalizzazione dell’investimento. L’impact roadmap può strutturarsi con milestones operative (cambiamenti della forma legale, ad esempio trasformazione in impresa benefit, 4 strutturazione e implementazione di policy interne, es policy antidiscriminazione, di gender pay gap, di salute e supporto ai dipendenti, di social procurement & social supply). Le target forniscono alla Sicaf l’avanzamento puntuale dell’impatto generato rispetto agli obiettivi definiti attraverso relazioni e schede di monitoraggio e rapporti rielaborati dal team vengono discussi con l’Advisory Board della Sicaf.
4 Le Società Benefit sono aziende che, nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni e altri portatori di interesse.
Introdotto in Italia nel 2016, su ispirazione delle Benefit Corporation presenti negli USA, il modello Società Benefit è già stato adottato da oltre 1000 aziende italiane, che l’hanno riconosciuto come strumento ottimale per implementare la stakeholder governance e essere pronte per affrontare le sfide del nuovo millennio. Fonte: https://www.societabenefit.net/
Su base semestrale o in alcuni casi con maggior frequenza viene richiesta alle partecipate una relazione che illustri in modo qualitativo l’avanzamento rispetto alla missione sociale e qualsiasi notizia o informazione che possa avere delle ripercussioni in termini reputazionali per la Sicaf . Inoltre, viene richiesta la redazione di un bilancio sociale annuale in conformità alle linee guida del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali oltre che la misurazione annuale degli indicatori sociali rispetto ai Target definiti. La Sicaf verifica la correttezza e l’esaustività delle informazioni fornite da ciascuna partecipata e fornisce all’Advisory Board e al Consiglio di Amministrazione i vari rapporti e stati di avanzamento per confronto e validazione sia a livello di partecipata che di portafoglio complessivo.
Come sottolineato la Sicaf svolge un ruolo importante nell’assistenza alle imprese partecipate nella definizione delle metriche d’impatto e delle strategie di implementazione dei target d’impatto sociale.
La fase di reporting e comunicazione
La Sicaf riporta al proprio CdA, all’Advisory Board l’avanzamento rispetto ai KPIs definiti per ciascuna partecipazione, e annualmente rispetto all’obiettivo di impatto del portafoglio complessivo.
La fase di exit
Nel contratto, se possibile, viene esplicitato l’impegno di “mission preservation post exit”: la Sicaf e le partecipate si impegnano al momento di disinvestimento di individuare degli acquirenti/delle opzioni di exit che siano compatibili con la mission dell’impresa e della Sicaf, tali che siano tutelanti e consentano il perseguimento della missione sociale nel tempo.
La Sicaf ritiene che la sostenibilità sociale e ambientale dell’impresa debbano essere contemplate nel modello di business delle proprie partecipate e che la performance economica dell’impresa benefici di tale posizionamento.
La sostenibilità e l’impatto sono il cuore della strategia d’investimento della Sicaf e vengono integrati lungo l’intero processo d’investimento.
L’integrazione della sostenibilità e della cultura dell’impatto nel processo d’investimento è facilitata dal fatto che tutti i membri del team hanno avuto esposizione all’impact investing e buona parte del team ha realizzato molti investimenti in questa asset class coprendo tutte le fasi del processo di investimento, dalla selezione delle target, al monitoraggio alla exit Alle esperienze specifiche nell’impact investing si aggiunge una lunga esperienza nel mondo della cooperazione sociale e del sistema finanziario a servizio del sistema cooperativo del paese, a garanzia della conoscenza delle prassi di impatto più consolidate in termini di metodologia e “best practice”. La Sicaf ha inoltre nominato un responsabile ESG a livello di Board e a livello di Team.
Fonti e trattamento dei dati
I dati utilizzati per la valutazione delle caratteristiche sociali provengono principalmente dalle società in portafoglio attraverso questionari su base annuale. Ove disponibili, Opes richiede anche bilanci sociali o report ulteriori predisposti dalla società in portafoglio e/o da terze parti, che possano rafforzare ulteriormente la verifica delle caratteristiche sociali promosse.
Limitazioni delle metodologie e dei dati
Il processo di gestione e misurazione degli impatti adottato da Opes si adatta ai processi di business delle Imprese target, con un processo flessibile che permette alla Sicaf di essere sempre in grado di rilevare il rispetto delle caratteristiche sociali promosse.
Uno dei limiti è riscontrabile nel processo specifico di rilevazione del dato in quanto la Sicaf analizza dati rilevati direttamente dalla società in portafoglio. Tale limitazione è comunque mitigata dall’attività di riscontro che la Sicaf pone su ulteriore documentazione presente in società quali ad esempio bilancio sociale, report d’impatto, e/o report di terze parti.
Dovuta diligenza
Opes Sicaf applica un elevato grado di diligenza in tutte le fasi di investimento, con particolare riferimento ai profili di impatto.
Inoltre, la Sicaf conduce specifiche attività di due diligence su tutte le Imprese Target avvalendosi – ove opportuno – anche del supporto di consulenti esterni. Le attività di due diligence obbligatorie riguardano aspetti (i) legali, (ii) contabili e fiscali, (iii) ESG e di impatto.
Politiche di impegno
Opes si impegna a promuovere il miglioramento delle performance ESG e di impatto delle società partecipate attraverso:
- l’accompagnamento diretto di ogni singola società partecipate nella definizione dei propri processi di misurazione e gestione delle performance ESG e d’impatto;
- rilevazione annuale di un punteggio complessivo ESG elaborato secondo una metodologia proprietaria;
- l’identificazione di specifici ambiti di miglioramento delle performance ESG e d’impatto;
- attività di monitoraggio periodico delle performance ESG e d’impatto;
- la partecipazione nel consiglio di amministrazione delle società partecipate al fine di rafforzare il controllo sull’andamento della società anche rispetto alle performance ESG e d’impatto.