Policy di Procurement
PREMESSA
Opes, in coerenza con gli obiettivi fissati nel suo piano strategico, e con la qualifica di prodotto finanziario che promuove ai sensi dell’art. 8 SFDR caratteristiche sociali, ambientali e di governance si impegna a lavorare per garantire il suo contributo verso un futuro sostenibile per le persone ed il pianeta in linea con i principi generali degli SDGs, il proprio posizionamento come fondo di Impact Investing e le migliori best practice oggi presenti sul mercato.
Per questo motivo si è deciso di intraprendere un percorso d’integrazione di principi e azioni, riguardanti il tema della sostenibilità, all’interno della propria strategia e della propria operatività quotidiana ivi incluso il processo di selezione dei propri partner e dei propri fornitori incorporando le premesse di una strategia di “social procurement”. Tale scelta assicura una gestione della governance aziendale e controllo sul processo delle terze parti che permette di misurare il nostro valore aggiunto rispetto alla catena produttiva utile alla creazione di uno sviluppo economico sostenibile sia in tema di salvaguardia dell’ambiente sia in tema di promozione dei diritti umani e di rispetto delle normative vigenti.
La mission è diffondere una coscienza sostenibile lungo tutta la catena di fornitura influenzando, ove possibile, tutti gli stakeholders che ne fanno parte, generando un impatto ecosistemico che vada oltre al core business di Opes in linea con il proprio framework d’impatto. Per raggiungere tale obiettivo, si è deciso di definire delle linee guida per la selezione dei fornitori che sono contenute in questo documento. In dettaglio l’ obiettivo non è solo quello di selezionare il partner migliore basato su logiche di redditività ovvero di costo/rendimento ma anche e soprattutto selezionare il partner migliore in termini di allineamento con il posizionamento della Sicaf e quindi assumendo la dimensione dell’impatto sociale e ambientale come fondamentale e ulteriore criterio di scelta.
Si precisa che, al netto di quanto previsto dalla presente policy, qualsiasi rapporto intercorrente con la Sicaf, dovrà essere posto in essere in coerenza con le previsioni del Codice Etico e di tutte le altre linee guida e policy vigenti.
OBIETTIVI E PRINCIPI
L’obiettivo della seguente Policy di Procurement risponde alla volontà di declinare anche nella pratica degli acquisti il framework d’impatto della Sicaf in modo che ci sia sempre allineamento della strategia di investimento con tutta l’operatività svolta e sia ivi riflesso anche il sistema valoriale ESG in materia di sostenibilità, nonché il modello d’impatto; si aggiunge a tutto ciò anche l’aspettativa di creare una policy che sia estesa e trovi applicazione e declinazione nelle imprese del portafoglio.
Le imprese target e/o già presenti nel portafoglio della Sicaf sono start up e PMI sociali, in generale con una scala e dimensionamento ancora ridotti e un’attività di procurement ancora limitata; in modo particolare le imprese che si occupano di fornitura di servizi hanno dei processi di procurement contenuti mentre sono più articolati i processi di acquisto per le imprese che propongono beni e hanno una filiera produttiva più strutturata. La Sicaf ritiene che dotarsi di una policy di procurement anche in una fase early stage può comunque consentire di avere un controllo adeguato del processo sia in termini di procedure aziendali e risk management, sia per creare una cultura aziendale sostenibile trasversale e radicata.
Dotarsi della seguente Policy degli Acquisti Sostenibile significa:
- Realizzare il piano di azione ESG approvato dagli organi sociali e adempiere alle normative vigenti in materia di sostenibilità che include peraltro la conoscenza e gestione della catena ‘produttiva’
- Creare contezza in tutti i processi di procurement puntando sull’introduzione di una prospettiva di lungo termine relativa ad acquisti sostenibili che sono considerati una leva strategica per incidere sul contesto esterno . Per approvvigionamento sostenibile si intende quello che massimizza gli impatti economici, sociali ed ambientali lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti e servizi acquistati, minimizzandone gli impatti negativi
- Aggiornare e allargare la comprensione sugli aspetti di sostenibilità più rilevanti per la SIcaf, i suoi soci/investitori, i suoi utenti/consumatori e gli stakeholder in genere
- Contribuire a ridurre, nel tempo, i costi di approvvigionamento e di gestione dei programmi di qualifica e monitoraggio dei fornitori
- Promuovere un’integrazione di processi tra le aree/i dipartimenti che si occupano di sostenibilità e di approvvigionamento – che significa fare efficienza e rendere scalabili le soluzioni
- Alimentare coerenza, allineamento e collaborazione nei rapporti con i fornitori e, più in generale, con gli stakeholder
- Presidiare, gestire e monitorare il rischio reputazionale d’impresa.
DEI (Diversity, Equity & Inclusion) & Sostenibilità
I valori cardini della policy sono l’inclusività, la diversità (DEI) e la sostenibilità ambientale, valori espressi in modo articolato anche dalla strategia d’impatto della Sicaf.
PRINCIPI GENERALI PER LA SELEZIONE DEI FORNITORI: impegni e azioni
1. FATTORI AMBIENTALI
Consumi. I fornitori si devono impegnare nell’ottimizzazione dei consumi e nella ridefinizione dei processi produttivi. In particolare, attraverso: un crescente approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili; progetti di efficientamento energetico; l’utilizzo di strumenti dotati di certificazione energetica, ove possibile. In sede di raccolta documentale si valuterà di chiedere evidenza dei consumi energetici e delle fonti utilizzate e/o delle emissioni prodotte.
Emissioni. I fornitori si devono impegnare riducendo il più possibile l’emissione di sostanze nocive nell’ambiente prevedendo, nello svolgimento dei propri servizi, lo spostamento strettamente necessario di merci e persone, con azioni di tipo sia qualitativo sia quantitativo. Ad esempio, riducendo il proprio fabbisogno di veicoli aziendali (es. car sharing), incentivando all’uso di trasporti pubblici e adottando lo smart working per quelle tipologie di lavoro che lo permettono (es. lavori d’ufficio rispetto a lavori in cantieri produttivi).
Uso delle risorse. I fornitori devono utilizzare le risorse produttive in maniera efficiente preferendo, laddove possibile, l’impiego di risorse rinnovabili o comunque a basso impatto ambientale. Tale attività assume significativa rilevanza rispetto al tema del contenimento del consumo di carta e della riduzione dell’uso della plastica all’interno dei processi produttivi e nelle sedi aziendali. In sede di gestione contratto di acquisto di tali beni si rimanda agli esempi di cui all’ultimo paragrafo della presente policy.
Gestione dei rifiuti. I fornitori devono predisporre adeguati sistemi per la raccolta differenziata nelle sedi aziendali garantendo il virtuoso smaltimento delle sostanze in ottica di ridurre il più possibile l’impatto ambientale.
Promozione di una cultura sul rispetto dell’ambiente. I fornitori devono svolgere un ruolo attivo nella sensibilizzazione di dipendenti e partner commerciali nella lotta per la tutela dell’ambiente. Tale opera di sensibilizzazione potrebbe consistere in programmi ed iniziative destinate ai dipendenti aventi per oggetto la tutela dell’ambiente piuttosto che prevedere che i partner contrattuali, lungo tutto la catena di fornitura, si impegnino nella salvaguardia dell’ambiente.
Riduzione. I fornitori si devono impegnare nel ridurre il più possibile l’utilizzo di risorse ed il consumo di materie prime non rinnovabili, nei propri processi produttivi/distributivi. Per traguardare tale obiettivo è necessario rivedere le logiche di approvvigionamento e di produzione in ottica di ridurre la domanda interna di beni/servizi cercando di soddisfare diversamente lo stesso bisogno: condividere le risorse necessarie tramite politiche di sharing, pagare solo per l’effettivo utilizzo della risorsa (pay per use).
Riuso. I fornitori si devono impegnare nel progettare strumenti e prodotti seguendo due direttrici di pensiero: allungarne la vita nel tempo, prevederne la manutenzione/aggiornamento per garantire la piena efficienza/funzionalità nel tempo combattendo l’obsolescenza. In tal senso, laddove possibile, questo può significare anche progettare strumenti e prodotti che, previo ricondizionamento, possano essere nuovamente offerti al mercato.
Riciclo. I fornitori devono privilegiare il consumo e l’impiego di materie prime riciclate/riciclabili nei processi di produzione/distribuzione. Tale orientamento deve necessariamente trovare applicazione anche con riferimento ai prodotti realizzati mediante l’introduzione di logiche di progettazione che favoriscano il processo di dis-assemblamento delle differenti componenti di materiali in ottica di massimizzarne la riciclabilità.
Recupero. I fornitori devono orientare lo smaltimento dei rifiuti in ottica di favorire il recupero di energia a seguito di specifici trattamenti dei rifiuti. Tali soluzioni dovrebbero essere in modo residuale rispetto alle logiche di riuso e riciclo di materie, strumenti e prodotti.
Le linee guida di cui sopra sono state definite in generale indipendentemente dalla scala della Sicaf e le dimensioni attuali delle imprese in portafoglio, tenendo presente la dimensione futuribile delle stesse. Alcune di queste possono trovare scarsa applicazione proprio per l’attività ridotta ma tutte sono strumentalmente fondamentali per orientare la strategia e quanto di seguito articolato.
2. FATTORI SOCIALI
Diversità e pari opportunità. La Sicaf nella sua catena di fornitura presta particolare attenzione ai partner che dimostrano di non accettare e praticare alcuna forma di discriminazione basata su età, genere, orientamento sessuale, diversa abilità, provenienza geografica, etnia, nazionalità, orientamento religioso, orientamento politico e sindacale, stato civile, gravidanza, maternità, paternità, status socioeconomico e background professionale, inquadramento contrattuale o qualunque altra forma di discriminazione cacquaaontraria alla legge. Tali situazioni sono verificate con la richiesta di ottenere organigramma aziendale, con, ove possibile stratificazione statistica di genere, età, nazionalità e/o dati oggettivi ricavabili da statistiche, nonché con la conferma degli adempimenti obbligatori di assunzione di persone diversamente abili ovvero con una dichiarazione delle eventuali cause intentate dai lavoratori per questioni legate a discriminazione. Per confermare tali principi la Sicaf si riserva l’acquisizione di policy interne, ove esistenti, atte a garantire l’impegno del fornitore a rispettare tali assunti.
Lavoro minorile e forzato. La Sicaf non ammette in alcun modo l’impiego di persone di età inferiore agli standard minimi indicati dalle normative locali. Anche nel caso queste fossero carenti o non presenti nei Paesi in cui opera il fornitore, egli deve garantire, con una certificazione a cura del legale rappresentante, che non siano impiegati minori per lo svolgimento di attività che possano metterne a rischio il benessere psico-fisico del soggetto e, soprattutto, il diritto all’istruzione. Allo stesso modo, la SIcaf non ammette il ricorso al lavoro forzato intendendosi come tale ogni lavoro o servizio estorto ad una persona sotto ricatto o minaccia di una punizione o per il quale detta persona non si sia offerta spontaneamente nonché tollera alcuna forma di lavoro estranea a contratti di lavoro (es caporalato) ovvero assimilata alla ‘schiavitù moderna’.
Salute e sicurezza sul lavoro. Oltre al pieno rispetto della normativa vigente in materia, la Sicaf si aspetta che i propri fornitori promuovano una cultura della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro (formazione/informazione e prevenzione), preservando sia l’integrità mentale che fisica dei dipendenti (es. carichi di lavoro adeguati e programmi di reinserimento nel mondo del lavoro). Tale requisito viene verificato attraverso la ricezione del programma di formazione obbligatorio nonché da una dichiarazione in proprio, ovvero attestazione prodotta da enti terzi, in merito ad eventuali infortuni sul lavoro e/o a sanzioni ricevute dalle autorità relative al rispetto della salute e sicurezza sul lavoro. Viene anche considerato come fattore positivo, nel caso sia applicabile, l’esistenza e l’aggiornamento nel continuo del modello di valutazione dei rischi comprensivo delle analisi del fenomeno di stress da lavoro correlato.
Condizioni di lavoro. I fornitori devono garantire che l’orario di lavoro dei dipendenti, l’inquadramento e la retribuzione siano conformi alla vigente normativa in materia. Ogni fornitore si impegna nel garantire il diritto per tutti i lavoratori ad una retribuzione equa, assicurando inoltre che non ci siano differenze ingiustificate nella retribuzione tra dipendenti con le stesse caratteristiche professionali. La Sicaf non ammette in alcun modo atteggiamenti riconducibili a pratiche di mobbing, quali, ad esempio, la creazione di un ambiente ostile ed intimidatorio nei confronti di terzi, il boicottaggio del lavoro altrui per competizione personale e le interferenze lavorative ingiustificate.
Tutela della Privacy. I fornitori devono garantire la privacy dei propri dipendenti e prevedere che essa venga rispettata secondo quanto previsto dalla norma di legge. La documentazione relativa ai dipendenti viene mantenuta riservata e solamente il personale autorizzato deve accesso alle informazioni sensibili per le finalità previste dalla legge. Non è tollerato in alcun modo l’utilizzo delle informazioni a scopi non conformi alla legge. Tale requisito viene verificato sia con l’acquisizione della normativa interna in materia di gestione dei dati, nel caso esistente, ovvero da una certificazione, verificata con il sito delle autorità, su eventuali sanzioni irrogate dal Garante della Privacy italiana ovvero dall’autorità competente nel paese del fornitore.
3. FATTORI DI GOVERNANCE
Conformità alla normativa. I fornitori si devono impegnare a rispettare tutte le leggi, i regolamenti e i contratti in vigore secondo la normativa vigente, nazionale e internazionale, ivi incluso quanto relativo al Codice Etico della Sicaf.
Correttezza negoziale. I fornitori si impegnano a comportarsi in maniera corretta e leale e in modo da soddisfare quanto scritto nella presente Policy, viceversa la Sicaf si impegna a mantenere con i propri fornitori un comportamento equilibrato, promuovendo una competizione sostenibile, ed evitando quindi di abusare del suo potere contrattuale. Entrambi si impegnano a non agevolare eventuali posizioni dominanti o di dipendenza economica dei propri partner contrattuali.
Onestà e trasparenza. I fornitori vengono selezionati dalla Sicaf tramite procedure chiare, trasparenti e oggettive. Per questa ragione sarà rifiutata qualsiasi forma di beneficio offerto con l’intenzione di influire sul giudizio e sul comportamento delle parti coinvolte. Questo requisito, che ci si aspetta di trovare anche nella governance del fornitore, viene verificato con la presenza e l’aggiornamento di eventuali policy che regolano la gestione dei rapporti con le terze parti.
Tutela delle informazioni. I fornitori sono tenuti a redigere e presentare una documentazione chiara e trasparente, volta a dimostrare la piena condivisione dei principi e i valori espressi nel seguente Policy e che quanto sottoscritto rappresenti la realtà dei fatti. Il fornitore, inoltre, deve assicurare che le informazioni in suo possesso verranno custodite in maniera sicura e riservata, in modo da non utilizzarle se non per scopi connessi allo svolgimento del proprio servizio. In sede di negoziazione verrà richiesto di ottenere, se esistenti, eventuali policy in materia di cybersecurity e gestione dei dati e delle informazioni oltre che ottenere contezza di eventuali data breach verificatisi.
Gestione dei rischi. I fornitori sono tenuti ad implementare dei sistemi di monitoraggio e gestione dei rischi in tutte le aree e temi trattati nella presente Policy, impegnandosi a mantenere una stretta vigilanza sui propri processi e garantendo adeguati standard qualitativi contrattuali. In sede di negoziazione si potrà richiedere il modello societario di governance per capire e approfondire la gestione dei rischi e i diversi processi decisionali.
Eticità e Prevenzione della corruzione. La Sicaf non ammette alcuna forma di corruzione e richiede che anche i propri Fornitori agiscano con trasparenza e integrità, rispettando le norme anticorruzione vigenti nel paese. Qualsiasi forma di corruzione, istigazione a delinquere, estorsione e appropriazione indebita è severamente vietata. I Fornitori non devono offrire, promettere, pagare, richiedere direttamente o indirettamente denaro (tramite tangenti e/o regalie e incentivi in denaro o altre utilità), allo scopo di ottenere un indebito vantaggio, nei casi in cui il vantaggio indebito offerto sia direttamente sia tramite un intermediario. I Fornitori devono opporsi fermamente a tutte le forme di riciclaggio di denaro ed adottare misure affinché ciascuna operazione economica e finanziaria sia correttamente tracciata, garantendone la sua trasparenza. Questo al fine di consentire l’identificazione della provenienza dei beni e/o del denaro di ogni operazione aziendale ed evitare quindi che le proprie transazioni finanziarie vengano utilizzate da terzi per riciclare denaro.
LINEE GUIDA del Processo (Overview)
Tutti gli acquisti devono essere approvati dal responsabile operativo/amministrativo/delle Operations; qualora vi siano acquisti non inclusi nel budget annuale e/o siano di un importo maggiore di quanto previsto, gli stessi devono essere approvati dall’Amministratore Delegato.
Richieste di acquisto
Le richieste di autorizzazione devono essere inoltrate via e-mail ai responsabili dei singoli acquisti (ove applicabile).
Nelle revisioni di budget trimestrali devono essere inserite e contabilizzate tutte le spese effettuate indicando gli scostamenti rispetto al budget qualora siano accorsi. Il responsabile del procurement (il responsabile delle operations) è responsabile del monitoraggio delle spese relative a tutti gli acquisti e il controllo deve essere realizzato su base costante. Gli scostamenti rispetto al budget rilevati durante il costante monitoraggio devono essere tempestivamente segnalati e illustrati all’Amministratore Delegato.
Classificazione dei Fornitori
Ogni fornitore deve essere classificato per categoria di spesa e secondo criteri comparabili che riflettono i requisiti alla base della presente policy.
Sostituzione e ottimizzazione dei fornitori
La sostituzione di uno o più fornitori, che può avvenire in corso di contratto ovvero a scadenza, deve essere autorizzato dal responsabile del Procurement (e per le voci di costo strategiche autorizzato dall’Amministratore Delegato o dal Consiglio di Amministrazione ove esplicitato nello Statuto). Il cambio dei fornitori è giustificato per:
- maggiore allineamento alla policy in termini strategici (DEI e sostenibilità)
- valutazioni di natura economica, tenendo presente i termini strategici qui sopra definiti
Si sottolinea che nel momento in cui un contratto con i fornitori venga a scadenza deve sempre essere aggiornata la scheda fornitore al fine di verificare la sussistenza dei predetti requisiti e, nel caso, valutare altre società che offrono pari servizi per portare sia un contributo in termini di informativa sia un miglioramento delle condizioni economiche applicate alla Sicaf.
Selezione dei fornitori e contrattualizzazione
I fornitori sono proposti e individuati secondo diverse modalità (in via diretta dai responsabili delle diverse attività di acquisto, dal responsabile del Procurement, o dall’Amministratore Delegato) o indirettamente dietro candidatura spontanea. Nel processo di selezione dei fornitori sono ritenuti rilevanti fattori sociali, etici e ambientali.
Si precisa che i fornitori vengono selezionati sulla base in generale di alcuni criteri, quali quelli già esplicitati nelle linee guida principali di sopra illustrate e nello specifico sulla base di:
- Allineamento valoriale con il fondo e la strategia d’impatto
- Profilo di Sostenibilità
- Componente DEI (diversity, Equity, Inclusion)
Oltre a:
- Proposta economica
- Affidabilità del servizio
Sulla base dei fattori elencati nella sezione principi generali, di seguito si elencano, in modo non esaustivo, i documenti che è possibile richiedere ai fini di una valutazione del livello di coerenza e corrispondenza ai principi di sostenibilità. In particolare:
- Documentazione e certificati per la corretta salvaguardia del lavoratore
- Elenchi dei programmi di formazione obbligatoria (in particolare in materia di salute e sicurezza) con un dettaglio della percentuale di fruizione e della periodicità di erogazione/fruizione
- Dettaglio delle pratiche commerciali
- Organigramma e/o statistica per verificare le condizioni di lavoro relative a parità di genere e/o inclusione
- Qualità e conformità ambientale
- Certificazioni in materia di ambiente (es ISO 14001) (se disponibile)
- Sistema di gestione energetica certificata con ISO 50001 o equivalente (se disponibile)
- Elettricità da fonti energetiche rinnovabili, ivi compresi i consumi
- Test di tossicità (se applicabile)
- Valutazione dell’impatto sulle acque (se applicabile)
- Sostituzione di sostanze chimiche pericolose (se applicabile)
- Gestione dei rifiuti pericolosi (se applicabile)
Tutti i fornitori vengono valutati anche sotto il profilo AML ai sensi delle policy interne in materia, in particolare a tutela del rischio reputazionale di fare affari con soggetti che abbiano notizie negative di stampa collegate a reati presupposto di riciclaggio e autoriciclaggio.
Una volta che i fornitori abbiano fornito la documentazione richiesta e superato la qualifica ai sensi della normativa antiriciclaggio e sono selezionati, il Responsabile del Procurement gestisce la finalizzazione contrattuale e l’onboarding assicurandosi che il contratto preveda clausole di protezione sul fronte reputazionale, e sia in linea con i criteri di trasparenza e eticità propri della Sicaf. A tutti i fornitori viene richiesta la presa visione e l’impegno al rispetto del Codice Etico e della Policy di Procurement.
La presente Policy mira a promuovere pratiche di approvvigionamento sostenibile e responsabile lungo l’intera catena di fornitura del Fondo e delle imprese partecipate. In questo senso, il Fondo/le imprese che da sempre si impegna a far propri i principi e gli standard dettagliati nel presente documento, richiede anche ai propri Fornitori di riconoscere e adottare i medesimi e di garantirne il rispetto lungo l’intera catena di fornitura (i.e. Sub-Fornitori). Il rispetto e la sottoscrizione della presente Policy è una condizione necessaria per stabilire e mantenere un rapporto commerciale con il Fondo/le imprese. Qualsiasi violazione della presente Policy darà il diritto alla SIcaf di risolvere il rapporto commerciale.
Approvazione e Revisione della Policy
La Policy fa parte del manuale complessivo delle Procedure e come tale viene approvata dal Consiglio di Amministrazione.
Ogni revisione della Policy viene proposta dal responsabile del Procurement, validata dall’Amministratore Delegato e presentata per delibera finale al Consiglio di Amministrazione
La Policy è pubblicata sul sito web aziendale al fine della divulgazione a tutti gli Stakeholders.
Documenti di riferimento
La presente Policy deve essere letta congiuntamente ai documenti che prescrivono i principi e i valori cui Opes Italia si ispira e segnatamente: – Modello e Framework d’Impatto:- Strategia Esg;- Codice Etico; – Manuale delle Procedure.
Pratiche di approvvigionamento sostenibile
Le pratiche di approvvigionamento sostenibile in cui Opes Italia è impegnata a tutti i livelli all’interno della propria organizzazione, oltre al proprio modello e Strategia d’Impatto , sono le seguenti: – acquisto di beni e servizi in linea con i principi internazionali volti a promuovere e proteggere i Diritti Umani riconosciuti dai principi del Global Compact delle Nazioni Unite (definiti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani) e dalla Dichiarazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) sui principi e diritti fondamentali nel lavoro per chiunque sia impegnato nella catena di approvvigionamento aziendale; – inclusione dei criteri di sostenibilità come parte del processo di valutazione dei fornitori e appaltatori; – applicazione della legislazione ambientale e di sicurezza, compresi gli obblighi internazionali in materia di cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile quali la riduzione delle emissioni di CO2 e la protezione della biodiversità.
Esempi di alcune categorie di spese e specifiche tecniche
Categoria: carta per copia e carta grafica che rientra nella categoria “cancelleria”
Si sottolinea che il consumo di carta deve essere razionalizzato prioritizzando e favorendo l’utilizzo della posta elettronica o delle procedure telematiche per la spedizione, diffusione e condivisione dei documenti; si invita a evitare copie non necessarie e la stampa di documenti che possono essere consultati a video; si invita a adottare la modalità di copia fronte/retro e preferire la stampa di più pagine per foglio; ad adottare la modalità di stampa di fotocopie in formati ridotti; a riutilizzare per le stampe di lavoro carta già stampata su un lato.
Al fine di rendere applicabili alcune di queste indicazioni, dovrà essere prestata attenzione ai requisiti richiesti nelle gare per l’acquisto/leasing/affitto di apparecchiature informatiche che devono essere coerenti con queste indicazioni (possibilità di stampa fronte/retro, compatibilità con carta riciclata, etc)
I criteri di scelta dei prodotti/fornitori sono suddivisi per 2 tipologie di carta
- La carta costituita da fibre di cellulosa riciclata per almeno il 70%;
- La carta costituita da fibre di cellulosa mista o vergine;
Specifiche tecniche
Requisiti delle fibre
La carta deve essere costituita da fibre di cellulosa riciclata, con quantitativo minimo pari almeno al 70% in peso. Le fibre vergini utilizzate per la fabbricazione della carta devono provenire da foreste gestite in maniera responsabile o da fonti controllate. Sono presunti conformi i prodotti in possesso: dell’etichetta ecologica Der Blaue Engel, del marchio “FSC Recycled (oppure FSC Riciclato) o PEFC Recycled oppure “Riciclato PEFC), -DI UN’ASSERZIONE AMBIentale autodichiarata conforme alla norma ISO14201 che attesti la presenza di una % di fibra riciclata almeno del 70% e l’origine delle fibre da foreste gestite in maniera responsabile o da fonti controllate.
Categoria: cartucce per toner e cartucce d’inchiostro
Si deve promuovere il riutilizzo delle cartucce in modo da prevenire la produzione di rifiuti e ridurre l’impronta ambientale derivante dai processi di stampa e copia e gli impatti ambientali connessi alla produzione di cartucce nuove ; si deve favorire il processo di soddisfazione del fabbisogno attraverso l’affidamento del servizio integrato di ritiro di cartucce esauste, di preparazione per il riutilizzo e di fornitura di cartucce toner e cartucce d’inchiostro rigenerate conformi ai criteri ambientali minimi, ottimizzando la filiera del recupero.
Categoria: fornitura di energia elettrica
I criteri ambientali per i servizi energetici hanno lo scopo di contribuire: — al risparmio energetico, — alla riduzione delle emissioni, — al miglioramento del processo di trasformazione di energia primaria in energia utile, — al miglioramento del processo di utilizzo dell’energia, — alla riduzione dell’uso delle risorse naturali, — alla riduzione degli impatti ambientali lungo l’intero ciclo di vita di prodotti e servizi, — allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.
Il fornitore deve fornire energia elettrica che: 1) non è stata prodotta utilizzando combustibili fossili solidi o liquidi ed inoltre la fornitura annuale deve essere costituta per almeno il 30% da energia da fonti rinnovabili e per almeno un altro 15% o da energia da fonti rinnovabili o da cogenerazione ad alto rendimento. 3) le fonti energetiche rinnovabili di cui al precedente punto 2), se costituite da biomasse o biogas, debbono essere state prodotte in una filiera corta cioè entro un raggio di 70 chilometri dall’impianto che le utilizza per produrre energia elettrica , 4) l’offerta relativa alla fornitura di energia rinnovabile deve essere presentata nel rispetto dei criteri di cui alla delibera AEEG: ARG/elt 104/1121, 5) l’eventuale maggior costo dell’energia da fonte rinnovabile rispetto all’energia da fonte non rinnovabile deve essere evidenziato.
Categoria: Fornitura di acqua
Per razionalizzare l’uso dell’acqua e la riduzione dei rifiuti e l’utilizzo di plastica si promuove l’utlizzo di depuratori.
Fonti/box:
- Letteratura su Sustainable Procurement Process (SPP) ispirato alla norma Internazionale ISO20400 (che valuta in primo luogo la coerenza delle scelte strategiche aziendali in materia di sostenibilità con i processi e gli obiettivi di approvvigionamento, e quindi analizza la performance della filiera sui temi di sostenibilità considerati più rilevanti) Il Sustainable Procurement Process attesta l’integrazione di principi di responsabilità e sviluppo sostenibile nei processi di approvvigionamento e gestione della filiera produttiva e la creazione di valore per tutti gli attori coinvolti.
- Green Public Procurement, ovvero l’adozione di Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli appalti pubblici (Piano Nazionale d’Azione sul Green Public Procurement.